PARCO NATURALE DI MONTIONI

 

Si estende per circa 7000 ettari tra la Valle del Cornia e del Pecora, nel sistema collinare tra Massa Marittima e Suvereto. Queste colline, di media altitudine, sono coperte da boschi soprattutto di leccio, e costituiscono un paesaggio vegetale strettamente legato all’azione dell’uomo, in particolare alla produzione del carbone e al taglio del bosco.

Nel cuore del parco segni dell’uomo emergono dai resti delle cave di allume (utilizzato per la concia delle pelli e per il fissaggio dei colori sui tessuti), e dal villaggio minerario di epoca napoleonica voluto da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone. 

Di grande interesse è anche l’aspetto faunistico, per il cospicuo numero di ungulati allo stato libero: cinghiali, daini e caprioli.

Nel parco ci sono diversi itinerari per gli appassionati di trekking, cavallo o mountain bike.


VILLAGGIO NAPOLEONICO

 

Nel cuore del parco i segni dell’uomo emergono dai resti delle cave di allume e da quelli di un insediamento minerario.

Nel 1805 Elisa Baciocchi fu nominata da Napoleone, Principessa del Principato di Piombino. Nel 1809, dopo una perlustrazione del territorio, Elisa decise di riaprire le miniere di allume scoperte nel XV secolo ma inattive da lungo tempo e ordinò che fosse costruito un villaggio presso le antiche cave.

Il villaggio minerario, ribattezzato con il nome di Elisa aggiunto a quello del vicino castello di Montioni, era composto da una serie di abitazioni per i minatori, gli operai, i vetturini e i lavoranti, dai forni per la cottura dell’allume, dalla residenza della principessa - poi divenuta Palazzina del Direttore – e da un bagno termale a suo uso privato, che sfruttava l’acqua calda sulfurea che scaturiva da due polle alla temperatura di 31°. Il villaggio era dotato anche di una piazza dove furono collocate una cisterna per raccogliere l’acqua piovana per l’uso del palazzo e una stele celebrativa che ricordava l'operato della sovrana, oltre che celebrare l’imperatore Napoleone.

Dell’antico borgo, denominato oggi Montioni Nuovo, rimangono alcuni edifici adibiti ad abitazioni, il palazzo del direttore, il forno per l’allume, il bagno termale, una cisterna e la stele celebrativa.