La località era già conosciuta sia dagli etruschi che dai romani per le sue terme, site nella borgata denominata Caldana. Con l'avvento del Medioevo il territorio fu completamente spopolato a beneficio di Campiglia Marittima per la vicinanza delle paludi portatrici di malaria. Nel 1863, all'inaugurazione della linea Ferrovia Maremmana, la stazione di Campiglia Marittima fu posta nei pressi di Venturina. Grazie a ciò, per la piccola frazione si avviò un forte sviluppo, agevolato dalle opere di bonifica della Maremma piombinese, dalla vicinanza di Piombino e alla posizione sulla Strada statale 1 Via Aurelia; sviluppo che è divenuto esponenziale con l'avvento del XX secolo, dovuto soprattutto ai grandi centri industriali piombinesi. Nella seconda metà del XX secolo, Venturina ha superato per numero di abitanti Campiglia Marittima.
Il 1º gennaio 2014, per decisione del Consiglio Comunale, la frazione ha assunto il nome di Venturina Terme.
Il Parco Termale di Venturina è un'ampia area nella zona nord dell'omonima frazione ricca di sorgenti termali conosciute e sfruttate fin dall'antichità. E' attraversata dal corso d'acqua Fossa Calda, emissario del laghetto caldo Bottaccio. Nell'area si possono trovare una serie di servizi e spazi per il soggiorno, le cure, il benessere.
Il Museo si trova in un padiglione di 1.800 metri quadri dell’area fieristica di Venturina e ospita migliaia di strumenti utilizzati per svolgere i lavori che hanno caratterizzato l’attività economica della Val di Cornia negli ultimi duecento anni. Oltre ai piccoli strumenti di lavoro, sono presenti, inoltre, vecchi trattori, carri, calessi, trebbiatrici e perfino, una locomotiva a vapore del 1900 in perfetto stato attualmente collocata nel giardino pubblico adiacente il museo. Completa la raccolta una curiosa collezione di oltre cento giocatoli di legno. Il Museo di proprietà dell’Amministrazione comunale è curato e gestito dal Comitato Cittadino Venturina. Ad oggi è allo studio un progetto per il nuovo allestimento del museo finalizzato al migliorarne la fruibilità da parte di semplici visitatori, studenti e studiosi.
Una delle più antiche rassegne della Toscana che ha visto crescere negli anni il numero di espositori e visitatori, che volge sempre un richiamo al passato ed alle tradizioni locali, ma allo stesso tempo al passo con i tempi, offrendo ogni anno nuove tecnologie e prodotti che fanno della nostra fiera un punto di riferimento focale per ogni ditta espositrice che voglia cogliere l’opportunità ideale per raggiungere gli scopi di vendita.
Dal 28 maggio al 5 giugno 2016