La Pieve di S. Giovanni fu costruita intorno al 1173 su un colle prospiciente Campiglia. Un’iscrizione sul paramento della facciata, oltre a indicare l’anno di costruzione fornisce il riferimento del maestro responsabile dell’impresa di costruzione: Matteo. Le caratteristiche architettoniche rimandano a modelli di ascendenza classica propri dell’architettura pisana della fine dell’XI e del XII secolo, come testimoniano i due piccoli portali della facciata e del fianco nord. Quest’ultimo portale è caratterizzato dall’architrave costituito da un unico blocco marmoreo bianco con scene di caccia al cinghiale simboleggianti la sconfitta del male da parte del Cristo, di produzione scultorea degli anni Settanta e Ottanta del XII secolo. In una parete esterna del transetto settentrionale è visibile un’iscrizione incisa sulla pietra, al di sotto della copertura, che riporta la celebre frase di natura palindroma “Sator arepo tenet opera rotas” comune a molti altri edifici medievali.
Il complesso monumentale della Rocca di Campiglia, è stato inaugurato il 7 giugno 2008 dopo un accurato e rispettoso restauro.
La Rocca è testimone di tre diversi millenni di storia: dal primo insediamento dell’VIII-IX secolo di un villaggio di capanne di allevatori di suini, all’arrivo dei potenti conti pisani della Gherardesca fino ad oggi.
La storia del castello comincia quindi molto prima di quanto indichi il documento del 1004 rinvenuto negli archivi dei conti della Gherardesca, in cui Campiglia viene nominata per la prima volta in una atto di donazione al monastero benedettino di S. Maria di Serena.
La Rocca di Campiglia rappresenta un importante collegamento storico tra il borgo di Campiglia e il Parco di San Silvestro, nel quale spicca l’omonima Rocca medioevale, costruita a servizio dei minatori e fonditori che lavoravano per i Conti della Gherardesca.
Uno degli edifici più significativi del Comune di Campiglia Marittima è il Palazzo Pretorio. D’origine duecentesca, quest'antica dimora del Capitano di Giustizia, è stata diverse volte modificata durante i secoli. Uno dei segni più interessanti che la storia ha lasciato su questa struttura, sono gli stemmi che i potestà, ( i rettori che Firenze inviò tra i secoli XV e XVII presso questo capitanato) fecero inserire sulla facciata principale, probabilmente per cancellare i preesistenti, appartenenti al precedente governo pisano durato fino al 1406.
Il Palazzo Pretorio sovrasta in altezza gli edifici grazie ad una robusta torre dell'orologio completata da una bella campana.
Attualmente, l'edificio, dopo un accurato e rispettoso restauro, ospita l'Archivio Storico, la Biblioteca dei Ragazzi "Il palazzo dei Racconti", il Museo Carlo Guarnieri.
Il palazzo da alcuni anni è sede della Sala dei Matrimoni, parte integrante del Museo Guarnieri del quale ospita alcune grandi tele del pittore - xilografo nato e vissuto per un lungo periodo a Campiglia e del Museo del Minerale curato dal Circolo Mineralogico Toscano.
Il palazzo è stato in passato anche sede dell'Enoteca Pubblica, Centro di informazione e promozione della Strada del Vino Costa degli Etruschi.
Situato alle spalle di Campiglia Marittima e del promontorio di Piombino, il parco si estende su un’area di circa 450 ettari. I percorsi di visita si snodano tra musei, gallerie minerarie, un borgo medioevale di minatori e fonditori fondato circa mille anni fa, e sentieri di interesse storico, archeologico, geologico e naturalistico. La visita del Parco inizia dal museo dell’Archeologia e dei Minerali, presso l’edificio della Biglietteria, e prosegue, con una guida esperta, nella Miniera del Temperino, alla scoperta dell’evoluzione delle tecniche di ricerca ed estrazione dei minerali e della bellezza e fascino del mondo sotterraneo. Uscendo dalla Miniera si sale verso l’area di Pozzo Earle, dove gli allestimenti dei Musei delle Macchine Minerarie e dei Minatori raccontano al visitatore gli ultimi decenni di storia mineraria. Si arriva così alla visita in treno della Galleria Lanzi-Temperino, ripercorrendo il tragitto dei minerali, dalle miniere della Valle del Temperino agli impianti di trattamento della Valle dei Lanzi. All’arrivo del treno in Valle Lanzi, i visitatori possono infatti notare impianti minerari che, nati per la flottazione del minerale, furono riconvertiti in impianti per la frantumazione del calcare. Sullo sfondo di Valle Lanzi spiccano i resti della medioevale Rocca San Silvestro (in foto), che rappresenta il cuore del Parco e della sua visita.
Installato nella Sala delle Volte della Chiesa di San Lorenzo il museo d’Arte Sacra presenta un’interessante raccolta d’oggetti d’uso liturgico e devozionale che costituiscono il patrimonio storico artistico della chiesa di San Lorenzo. Fra i vari pezzi da segnalare un cinquecentesco Cristo di bronzo attribuito a Giambologna, un Parato in terzo, in pregiato tessuto di gros di Tour arricchito con fili d’oro e d’argento datato intorno alla fine del ’600, una pace in bronzo della scuola di Andrea Guardi (fine ’400 inizio ’500).
Per informazioni e visite contattare il parroco: tel. 0565.838788.
La via delle Fonti è un gradevole e suggestivo percorso che partendo da poco fuori il centro storico di Campiglia Marittima, in località Fonte Corboli, si snoda tra le colline incontrando varie fonti e sorgenti il cui sfruttamento ha portato nei secoli passati alla realizzazione di manufatti idraulici di un certo pregio.
Si incontrano dopo il punto di partenza di Loc. Fonte Corboli, la Fonte e Sorgente di Capattoli e l'acquedotto Lorenese con i suoi maestosi archi in laterizio, la Fonte di Sotto, dalla quale seguendo la strada provinciale di San Vincenzo si rientra in poco più di 100 metri nel centro storico, attraverso p.zza Gallistru e il parco del Centro Civico Mannelli.
L’esposizione, allestita nel Palazzo Pretorio, si articola in cinque sale e comprende 61 opere di cui 36 xilografie e le relative matrici, 7 studi e disegni e 18 dipinti. Si tratta di un patrimonio importante che spazia per tutto l’arco creativo dell’artista che da ragazzo fino agli ultimi giorni di vita lavorò con immutata passione e trasporto.
Costituito nel 1968, il Circolo Mineralogico Toscano (C.M.T.) è stato il primo Circolo Mineralogico Italiano. La sua fondazione è frutto della volontà di un gruppo di minatori e di appassionati di collezionismo minerale.
Questo circolo ha operato in tutta Italia con conferenze e mostre sulla mineralogia, svolge attività didattiche nelle scuole ed è a disposizione di scolaresche e privati anche in periodo di chiusura.
Nella mostra permanente sono presenti, prevalentemente, campioni dei minerali che sono stati estratti durante lo sfruttamento del ricco sottosuolo campigliese, ma anche minerali che sono stati catalogati con una nomenclatura che fa pieno riferimento alla Costa degli Etruschi come il caso dell’Ilvaite, ma si possono vedere, inoltre, notevoli esemplari di minerali provenienti da tutto il mondo.
Il museo si trova nel centro storico di Campiglia Marittima - Vicolo delle Donne n° 6 - E' aperto in modo permanente nei mesi estivi dal 10 giugno al 15 settembre (orario tutti i giorni 10.30 - 12.30 e 17.00 - 20.00. Giugno chiuso il lunedì. Luglio e agosto aperto anche ore 21.30-23.30). Ingresso libero. Per ulteriori informazioni il recapito telefonico è 0565.838073